Questo non è un libro di ricette – troverete anche quelle! –, bensì una celebrazione della Sebada (seada, seatta, sevada, savada a seconda della province sarde) corredata di fotografie, ricordi e storia.
Tra leggende, cenni storici, vita vissuta e tanta passione, in queste pagine leggerete e vedrete il più famoso dolce sardo declinato in vari modi, tutti strettamente legati alla tradizione, fino ad arrivare alla mia versione che non tradisce le origini di questo piatto povero, bensì le esalta e le fonde con un altro elemento tipicamente sardo: il mucadore, ossia il copricapo ricamato delle donne.
Amo la mia terra, non la lascerei mai, la vivo e la sento in ogni fibra del mio essere e trovo la serenità affondando le mani in un impasto di acqua e semola.
 
Sono Luca Floris e queste sono le mie SEBADAS.

Tradizioni culinarie
e folkloristiche della Sardegna

Su Filindeu Nugoresu

Propone e promuove la Cultura, la Storia,
la Gastronomia e i Paesaggi, valorizzando
le tradizioni popolari sarde
e tutte le sue forme espressive.

“Quanti fili ho già tirato?
Non lo so…

I primi passi… Le notti insonni… Impasti fatti e buttati…
ogni traguardo raggiunto non è mai stato e mai sarà quello definitivo. Sarà sempre un nuovo punto di partenza, un nuovo inizio. Il mio obbiettivo?
Cerco la perfezione o qualcosa che ci vada molto vicino…

Quanti fili ancora tirerò?
Non lo so…”

Luca

Su Filindeu

Quest’ antica pasta
è fatta rigorosamente a mano con:

semola di grano duro
acqua
sale

L’impasto viene lavorato da mani esperte che lo impastano e lo tirano con un complesso procedimento. Tirando e ripiegando l’impasto su se stesso più volte, si crea un tessuto di “fili sottilissimi“, che vengono posati su di un fondo di asfodelo.

Questo disco di fili intrecciati viene fatto essiccare al sole, solo una volta asciutto viene  spezzato in modo grossolano.

Nella ricetta tradizionale, il filindeu
va cotto nel brodo di pecora e accompagnato da abbondante pecorino fresco.

Su Filindeu

A cavallo tra maggio e giugno e settembre/ottobre, si celebra la festa di San Francesco, ogni anno vengono percorsi a piedi, da tantissimi fedeli di ogni età, i 30 km che separano Nuoro dal santuario costruito in agro di Lula dedicato, per l’appunto al Santo.
La storia racconta che il santuario fu fatto costruire da un nuorese, tale Francesco Tolu, accusato ingiustamente di un omicidio, il quale decidette di darsi alla latitanza per poter dimostrare la sua innocenza. Solo dopo che un tribunale lo scagionò, Francesco Tolu promise di far costruire un piccolo santuario dedicato al santo, pare, vicino alla grotta in cui si nascose durante la latitanza. Da allora la notte del 4 ottobre e del primo maggio centinaia di fedeli provenienti da tutta la Sardegna percorrono i 30 km che separano Nuoro dal santuario. Ad attenderli il comitato organizzatore che col priore offrono a tutti i pellegrini un piatto di brodo di pecora col nostro caro e amato Filindeu condito con del pecorino fresco.

Sebadas “Mucadores”

Ricetta e lavorazioni originali della Famiglia Floris. Sebadas triangolari, decorate e al mirto. In omaggio all’ abito tradizionale di Nuoro.

durches
de mèle

Dolce gioiello, capolavoro di Nuoro

SU FUNDU

fatto con gli steli dell’asfodelo opportunamente lavorati ed intrecciati. Tondo come il simbolo della ciclicità della vita.

 

“Credi nei tuoi sogni, non importa quanto possano sembrare impossibili” 

(Walt Disney)

Partecipazioni

SU FILINDEU

Pollice Verde – Rete 4
Regia: Luca Sardella

I FILI DI DIO

Regia: Camilla Sullenuvole e
Sara Temussi

SU FILINDEU

Geo – Rai 3
Regia: Davide Mocci

COSA MANGIAMO OGGI

Franci e Giano

hr-fernsehen tv

Regia:
Claudia Lewerenz

hr-fernsehen tv

Köstliches Sardinien

KABEL EINS TV

KABEL EINS TV

Sebadas Mucadores

BRUNI al sole

Di Matteo Bruni

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